news

Che genere di musica? Donne e uomini nella trap.

La violenza nelle canzoni della Trap: proponiamo una riflessione con SVEVA MAGARAGGIA, professoressa dell'Università Bicocca di Milano, sabato 25 novembre alle ore 10:00 per riflettere sulle rappresentazioni femminili e maschili nei testi Trap. Il webinar è aperto a ragazze/i delle superiori, docenti e insegnanti, durata mezz'ora.

Fai clic sul link seguente per entrare nel webinar: Zoom

Vi aspettiamo!

"La trap italiana, al contrario di quella originale degli USA, non è per nulla un fenomeno di rottura, e quindi vitale, non è il punk, il rock il rap o simile in Italia, in Europa o nel Mondo. Questo perchè, in sostanza, questi artisti hanno un grandissimo problema: alla fine mostrano di aderire ad un sistema di valori che è completamente sovrapponibile con quello dei loro genitori e con il dilagante vuoto culturale ed emotivo di quest’era digitale."

V. Rosso

Questa discussione verte attorno alle tematiche trattate nelle canzoni delle cantanti trap italiane. Pur essendo questa una scena musicale molto maschile, sempre più ragazze salgono sul palco per mettere in rima e cantare il loro punto di vista. Gli argomenti emersi dalle canzoni analizzate, che spaziano dal successo alla rivalità, dalla violenza online all’amore, sono analizzati attraverso il prisma del genere.

"Sulle tracce della Venere del Gaban" è uno spettacolo di teatro itinerante creato da Falenablu con la collaborazione scientifica di Annaluisa Pedrotti, Professoressa ordinaria all' Università di Trento - Labaaf - Laboratorio Bagolini. La proposta culturale, quest'anno alla quinta edizione, riporta alla luce in versione teatrale sensazioni e vissuti arcaici e moderni.

Lo spettacolo si ispira al periodo della neolitizzazione della Valle dell'Adige, racconta storie di donne e di antenate a partire dal momento in cui le locali popolazioni pacifiche vivevano in equilibrio con la natura e in modo paritario sino a narrare il contemporaneo.

La Venere del Gaban è un reperto archeologico conservato presso il MUSE, una piccola statuina di 6 cm ricavata da una placca ossea di cervo, che riporta un albero della vita collegato alla vulva e che, insieme all'uso dell'ocra rossa (colore connesso al sangue), hanno fatto ipotizzare l'uso dell'oggetto in relazione a rituali di vita e di rigenerazione legati probabilmente al mondo agricolo. Il reperto è tra le sette Dee madri più importanti in Europa.

In una dimensione onirica, nella luce del tramonto, accompagnati dal flauto di Serena Marchi, già curatrice del disco "Voci che resistono al vento", viaggio musicale tra le figure femminili della tradizione dei Monti Pallidi, saranno narrate poesie originali e pieces teatrali. Ad ogni passo sul prato del Riparo si incontreranno delle "stazioni" teatrali con i testi che Silvia Avi e Elena Adami, partecipanti al laboratorio di scrittura dell'anno scorso, curato da Luciana Percovich, grande esperta sui temi della Dea Madre in Italia, hanno prodotto.

La parte poetica dello spettacolo sarà affidata a tre spoken word artist provenienti da varie parti d'Italia: Eleonora Fisco, Chiara Araldi e Giulia Sara Arcovito.

Attraverso le loro poesie originali, fatte di corpo e voce, porteranno il pubblico in un viaggio tra culti e tradizioni siciliane, campagne mantovane e la New York del primo Novecento per raccontare storie di donne, di streghe, di dee che in ogni tempo hanno lottato per coltivare la loro libertà.

Gli spettacoli si terranno il 16 e 17 giugno, con partenza alle ore 19,45 dal parcheggio di Martignano, TN, con accompagnatore di media montagna, e arrivo sul sito del Riparo Gaban alle ore 20,30. Direzione Artistica Valentina Musmeci.

Iscrizione obbligatoria tramite Eventbrite o email a progetto.falenablu@gmail.com

Anche quest'anno l'Università di Trento parteciperà con un pomeriggio di archeologia, con visita agli scavi interni del Riparo a cura di Annaluisa Pedrotti e un laboratorio di archeologia neolitica a cura del Dott. Fabio Santaniello, della dott.ssa Marika Ciela e della dott.ssa Giulia Deimichei e un laboratorio di manipolazione artistica con realizzazione di piccole Veneri in materiale plastico. Si terrà dalle 15 alle 17 di sabato 17 giugno sul sito del Riparo, possibilità di scendere in compagnia dal parcheggio di Martignano (info progetto.falenablu@gmail.com)

COMUNICATO STAMPA "POESIA SUL PIATTO"

"Poesia sul piatto" giovedì 27 aprile ore 19,30 presso Palazzo Roccabruna con Falenablu e la raccolta fondi per le attività di laboratori con donne in situazione di fragilità.

All'interno delle splendide sale del Palazzo, l'Associazione Donne del Vino del Trentino Alto Adige e Falenablu promuovono una cena a base di prodotti del territorio donati dai produttori locali e sapientemente curata dallo Chef Paolo Betti, gestore del Rifugio Maranza e rappresentante dei Cuochi dell'Alleanza Slow Food.

La serata raccoglie fondi per le attività di laboratorio gratuito rivolto a donne vittime di violenza e a gruppi di donne, per raccontarsi assieme attraverso la manipolazione dell'argilla.

"Dirlo senza parole" è infatti un percorso artistico che Falenablu propone da dieci anni sul territorio, con la collaborazione di enti quali "Fondazione Famiglia Materna", "Punto di approdo", "Casa della giovane" e enti dedicati all'accoglienza di donne vittime di violenza. Basata sull'approccio autobiografico cognitivo di Duccio Demetrio, la proposta artistica prevede una fase di narrazione attraverso la manipolazione dell'argilla, una fase di pittura e la successiva cottura dell'argilla che, grazie al calore del forno, diventa ceramica.

Donne provenienti da situazioni di emarginazione, da vissuti dolorosi e da estrazioni diverse si trovano assieme, si dedicano a creare, che è simbolicamente ri-creare il proprio vissuto. Il laboratorio è un momento di riflessione artistica, un'esperienza di condivisione con donne che vengono da situazioni difficili e non, che si basa sull'inclusione e su aspetto umano importante: l'accettazione di vissuti difficili da narrare.

"Se penso al laboratorio di argilla - riferiscono le partecipanti - ciò che mi sono portata via è la condivisione di un fare, pratica antica strettamente connessa al femminile. Mi è piaciuto molto lo scambio di idee e percezioni con le altre donne, il dover attendere, rimettere mano alle nostre opere, affinché si possa completare il ciclo creativo". E ancora: "Il lavoro di condivisione e narrazione delle nostre storie è stato emozionante e difficile da descrivere a parole. Un'esperienza importante da vivere, con le sorelle che si incontrano sul proprio cammino".

La cena di beneficenza prevede una "pillola di archeologia" grazie alla professoressa Annaluisa Pedrotti, Archeologa dell'Università di Trento che collabora con Falenablu alla realizzazione degli spettacoli che si terranno a giugno in località Riparo Gaban, e un'immersione nei sapori trentini con un viaggio nella propria interiorità grazie alle poesie dell'associazione Altroverso.

SI RINGRAZIANO PER LA DONAZIONE DEI PRODOTTI:Le vie dei Fiori, Piccola Fattoria Camponzin, Maso Canova, Panificio Moderno, Maso Rosabel, Azienda Agricola Dallapè, Azienda Agricola Biosaor, Blacksheep Pasticceria vegan, Silvia Biasiolli Pâtisserie e Palazzo Roccabruna per l'ospitalità

Link di prenotazione Event Brite: Event Brite

Per iscrizioni e informazioni: progetto.falenablu@gmail.com

Il 25 novembre di ogni anno, da dieci anni, organizziamo attività per la giornata internazionale.

Quest'anno la proposta di Falenablu accoglierà un autore d’eccellenza, Marco Monty Montemagno.

Analisi e ricerche dimostrano che il principale problema delle relazioni in cui nasce violenza è la comunicazione.

Già durante il vissuto scolastico e con l’uso degli smartphone ragazze ragazzi sperimentano forme di violenza linguistica e verbale.
Come prepararli e aiutarli a riflettere sulla comunicazione sana?

3 parole con chi di comunicazione vive e produce contenuti, con tre milioni di followers in tutto il mondo, Montemagno proporrà tre modi di riflettere sulla trasmissione di contenuti efficaci e non violenti.

La Comunicazione Nonviolenta è uno strumento messo a punto da Marshall Rosenberg per trasformare il nostro linguaggio e le nostre azioni in modo da rimanere connessi alla nostra natura compassionevole. Imparare a distinguere le osservazioni dalle valutazioni, identificare i nostri bisogni e la capacità di fare richieste chiare, la CNV fornisce gli strumenti della mediazione e della riconciliazione.

Al termine dell'intervento di Monty, Valentina Dolara presenterà la CNV e assegnerà 5 corsi di CNV a cinque classi che parteciperanno al Webinar inviando domande.

Per info e per ricevere il link scrivere a progetto.falenablu@gmail.com

Gli spettacoli si terranno sul sito del Riparo Gaban, con partenza dal Parcheggio di Martignano alle ore 19,45 dove troverete Maurizio, un accompagnatore di media montagna, che vi condurrà sul sito. Termine alle ore 22,00 al parcheggio.  Partecipazione gratuita. Iscrizione obbligatoria tramite Eventbrite:
per venerdì 10 giugno 2022:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-venere-del-gaban-spettacolo-di-teatro-itinerante-346572737387
per sabato 11 giugno 2022: 
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-venere-del-gaban-spettacolo-di-teatro-itinerante-346581844627
 
Quest'anno avrete l'opportunità di visitare gli scavi del Riparo Gaban accompagnati dalla Professoressa Pedrotti e di ascoltare dall'archeologo Santaniello e dal musicologo Raschieri le attività inerenti i reperti ritrovati sul sito del Riparo Gaban in un pomeriggio che abbiamo chiamato "Open day". 
Per l'OPEN DAY del Riparo Gaban è necessario iscriversi via email scrivendo a progetto.falenablu@gmail.com indicando precisamente nome e cognome dei partecipanti. L'iscrizione è obbligatoria e vincolante. Partecipazione gratuita. 
Ci si ritrova al Parcheggio di Martignano alle ore 14,30 dove troverete Maurizio, un accompagnatore di media montagna che vi condurrà sul sito. 
Termine alle ore 17,30 al parcheggio. 
 
Il Preistotrekking della domenica, 12 giugno 2022, quest'anno parte da Maso Martis, vicino al parco di Martignano. 
Ha iscrizione obbligatoria con un contributo economico, troverete qui i dettagli dell'iniziativa:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-preistotrekking-a-spasso-sulle-tracce-della-dea-346584933867
 
Il MUSE ha già organizzato una visita guidata gratuita per i partecipanti al laboratorio di scrittura che ha portato allo spettacolo, ma la Venere del Gaban vi aspetta al Museo per raccontarvi storie antiche!

La Venere del Gaban

La statuetta della Venere del Gaban ha un significato religioso per le popolazioni di raccoglitori-cacciatori che hanno abitato il sito archeologico. Le sue forme sono un chiaro inno alla fertilità e una consacrazione della donna come dea-madre.
La venerazione che gli abitanti del neolitico avevano nei confronti della dea-madre contrasta con l'attualità, che spesso narra, anche in Trentino, di violenza sulle donne. Con la speranza di suscitare riflessioni nuove, Falenablu vi invita a partecipare alle seguenti proposte:
FINE APRILE 2022: laboratorio di ceramica condotto da Valentina Musmeci a titolo di volontariato, rivolto a donne vittime di violenza ospitate presso strutture pubbliche, che riprodurranno alcune Veneri preistoriche da utilizzare durante lo spettacolo.

MAGGIO 2022: Una visita guidata alla Venere sarà proposta gratuitamente dal MUSE con la collaborazione di Elisabetta Flor. Un laboratorio di scrittura tenuto da una esperta di DeaMadre, Luciana Percovich, produrrà testi nuovi volti a diffondere consapevolezza sui problemi delle donne e indagherà gli aspetti culturali che avrebbero prodotto le Veneri e le Dee Madri, simboli della vita che si rinnova. Gli approfondimenti condurranno ad una riflessione sulla connessione e la disconnessione, in cui i reperti del passato ci fanno vedere l’importanza della ciclicità dei ritmi di vita e morte, il sentirsi parte di un tutto, l’urgenza di riacquistare una visione olistica di contiguità che contenga anche gli aspetti della vulnerabilità dell’uomo, la fluidità e la ricerca dell’equilibrio. Al laboratorio parteciperanno gli studenti del corso UNiTN di Archeologia e di Etnomusicologia. Sempre a maggio il regista Gianluigi Gherzi tradurrà in recitazione i testi prodotti dalle/dagli attori, mentre gli studenti del corso di Etnomusicologia produrranno una copia degli strumenti musicali reperiti insieme alla Venere sul sito archeologico.

GIUGNO 2022: dal 1 giugno al 9 giugno prove dello spettacolo e dei laboratori: 8 e 9 giugno prove generali dello spettacolo sul Sito archeologico 10 giugno SPETTACOLO SERALE presso Sito Riparo Gaban 11 giugno OPEN DAY (un pomeriggio di visite guidate e laboratori di riproduzione degli strumenti con contaminazioni artistiche) e SPETTACOLO SERALE presso Sito Riparo Gaban
12 giugno PREISTOTREKKING attorno agli abitati di Martignano, Villamontagna e Moià in collaborazione con Maso Martis Le performances del venerdì e del sabato includono, all’interno dello spettacolo, elementi scientifici ed antropologici: docenti, studenti e collaboratori del DLF dell’Università di Trento presenteranno i principali reperti qui rinvenuti tra cui la Venere e gli strumenti musicali, le cui copie saranno mostrate prima dell'esibizione dalla Corale Polifonica e Orchestra UniTrento. Attori e performer reciteranno i testi prodotti a maggio, studenti dell'UniTN proporranno attività archeologiche e divulgative, la Professoressa Pedrotti aprirà il sito archeologico con visite guidate da lei condotte. Un gruppo di ballerine/i intesserà movimenti ed esplorazioni sonore sulle radure dei boschi circostanti. La domenica sarà proposto un Preistotrekking con esplorazione scientifica del territorio. Si incontrerà un’archeologa del MUSE e si potrà assistere ad un’interpretazione coreutica di alcune tracce dei testi delle edizioni precedenti. L’escursione a piedi partirà dal paese di Martignano toccherà Villamontagna e giungerà alla Cantina di vini biologici Maso Martis, dove un esperto di formaggi, Francesco Gubert, preparerà una cagliata “preistorica”.

Prenotazioni obbligatorie: progetto.falenablu@gmail.com

La Venere del Gaban

Per questa edizione speciale avremo l'onore di avere con noi Luciana Percovich, esperta di Dea Madre e studiosa della cultura della spiritualità del femminile nel passato. Siamo felici di avere con noi per la quarta volta la Professoressa Annaluisa Pedrotti, detentrice dell'apparato di ricerca dei saperi sulla Venere e sulle Veneri e statue stele in generale e Gianluigi Gherzi, poeta e regista di Milano.
I due laboratori prevedono un contributo di 50,00 € per ciascun partecipante; per chi intende prendere parte agli spettacoli, saranno poi restituiti in caso di partecipazione a giugno.

6-7 maggio LABORATORIO DI SCRITTURA con Luciana Percovich

Il laboratorio di scrittura si terrà presso l'Università di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia, si inizia venerdì 6 maggio dalle ore 14,30, punto d'incontro all'entrata, appena dentro a destra. Il laboratorio si terrà in un'aula di Lettere e terminerà alle ore 18,00. La mattina di venerdì 6, dalle ore 11,130 alle 12,30 avremo una preziosa occasione: l'archeologa del MUSE Elisabetta Flor ci accompagnerà a visitare la Venere al primo piano, quindi, per chi fosse interessata/o, è possibile trovarsi all'entrata del Muse di fronte alla biglietteria alle ore 11,00. Il sabato saremo ancora in Università dalle 9,00 alle 12,00. Nel pomeriggio invece ci troveremo sul sito del Riparo Gaban (tempo permettendo), dove arriveremo condividendo le auto. Il laboratorio di scrittura è strutturato per permetterci di stendere dei testi personali, poesie, pagine di diario, descrizioni intime, haiku, che saranno utilizzati durante gli spettacoli di giugno. Il laboratorio è trasmesso online per alcune studentesse/studenti che non potranno essere presenti e registrato per il regista. I testi saranno raccolti entro la sera del giorno dopo, domenica 8 maggio, via email da Falenablu e mandati al regista Gianluigi Gherzi.

13-14-15 maggio LABORATORIO DI TEATRALIZZAZIONE con Gianluigi Gherzi.

Il Laboratorio di teatralizzazione si terrà presso il sito del Riparo Gaban (raggoungibile anche condividendo auto), nel pomeriggio di venerdì 13 maggio si terrà un primo momento di incontro, previsto inizialmente dalle 15 alle 16 ma che proseguirà per tutto il pomeriggio, sino alle 18 o 19 indicativamente. Il sabato gli orari saranno 9,00-12,00 e 15,00-19,00, il pranzo al sacco è consigliato. Per la domenica è previsto un lavoro per la sola mattina, dalle 9,00 alle 12,00. Il regista in tale occasione curerà sia la teatralizzazione dei testi dei singoli attori/trici sia la struttura dello spettacolo, integrando la presenza del Coro.
In previsione degli spettacoli di giugno, vi anticipiamo che si terranno delle prove nei pomeriggi di mercoledì 8 e giovedì 9 giugno, mentre la prova generale si terrà venerdì 10 dal primo pomeriggio. Venerdì 10 e sabato 11 spettacoli a cavallo del tramonto. Maggiori informazioni durante il laboratorio di teatralizzazione.
Restiamo a vostra disposizione per altre informazioni: progetto.falenablu@gmail.com

PREISTOTREKKING "La Venere del Gaban"

DOMENICA 24 OTTOBRE ORE 10

A PIEDI SULLE TRACCE DELLA DEA

TEATRO ITINERANTE CON TREKKING URBANO

Un semplice itinerario a piedi sopra Martignano condurrà i partecipanti a scoprire informazioni archeologiche e geologiche sul territorio sopra la città di Trento. L'itinerario si svolgerà a tappe, lì dove gli antichi hanno iniziato ad abitare la Valle dell'Adige alcuni attori interpreteranno suggestive riflessioni sulla Dea Madre e in particolare sulla statuina chiamata "La Venere del Gaban". Arrivo previsto per le 12,30 presso Maso Martis, dove la proposta culturale si concluderà con un laboratorio di caseificazione della preistoria e con una degustazione di vini della pregiata Cantina. L'itinerario prevede due ore e mezzo di camminata.
Partenza alle ore 10:00 dal parcheggio di Martignano e arrivo presso la Cantina Maso Martis Pranzo al sacco a cura dei partecipanti
Prenotazione obbligatoria, tramite Eventbrite o email a: progetto.falenablu@gmail.com
Quota di partecipazione € 10,00 adulti/ bambini sino a 12 anni offerta libera
Esperti: Annaluisa Pedrotti, Elisabetta Flor, Francesco Gubert, Giovanni Comunello
Attori: Silvia Avi, Loredana Baruffaldi, Giorgio Waller, Saverio Sculli, Irene Matassoni, Donatella Decclesiis
Direzione Artistica: Valentina Musmeci - Evento a cura di FALENABLU con il patrocinio e il supporto di PAT, Soprintendenza Beni Culturali PAT, Università di Trento, MUSE, Comitato Attività Culturali Martignano, ASUC Villamontagna, Cantina Maso Martis

La Venere del Gaban

Spettacolo di teatro itinerante

3 - 4 - 5 settembre

La Venere del Gaban ci porta nel passato per ripensare al futuro: la fertilità è valore da custodire, espressione di abbondanza, condizione essenziale per la creazione e la trasformazione. Falenablu mette in scena uno spettacolo per disseppellire i ricordi e imparare a vivere nuove emozioni.

Lo spettacolo è gratuito con prenotazione obbligatoria.

Giovedì 3 settembre ore 19.00 itinerario "Schlundenstein", Lagundo

Prenotazione su eventbrite.it

Venerdì 4 e sabato 5 settembre ore 19 da Martignano centro, a piedi verso sito archeologico Riparo Gaban, Trento

Prenotazione su eventbrite.it

Link al webinar Redcay

giovedì 21 novembre

ore 17.00 presso l'Area Educazione del MART - Corso Bettini 43, Rovereto

Aspetti giuridici e responsabilità genitoriale della violenza domestica in Inghilterra ed in Italia

 

Falenablu propone una formazione con la avvocata scrittrice Agnello Hornby, in collaborazione con Aiaf Trento

Conferenza valida ai fini della formazione didattica per docenti e per avvocati - 2 ore

 

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria con email: education@mart.trento.it 

 

giovedì 21 novembre

ore 20.30 presso la sala conferenze MART - Corso Bettini 43, Rovereto

“CREDEVO CHE” O DELLA VIOLENZA DOMESTICA

 

Falenablu propone un reading in musica di Simonetta Agnello Hornby e Filomena Campus

 

Ingresso gratuito, prenotazione dello spettacolo obbligatoria attraverso Eventbrite: www.eventbrite.it

 

Simonetta Agnello Hornby e Filomena Campus in un testo a due voci che narra le storie dei clienti di Agnello Hornby, avvocato a Londra sino a pochi anni fa, attraverso le quali la stessa Agnello Hornby condivide con il pubblico ciò che ha imparato in trent’anni di avvocatura del suo studio legale. Il dialogo è accompagnato dal profondo commento musicale di Filomena, vocalist jazz e regista teatrale, momenti musicali che offriranno opportunità di riflessione e di respiro durante lo spettacolo. Ancora oggi qualcuno ritiene che la violenza contro le donne sia un problema che riguarda pochi o solo chi la provoca e chi la subisce, purtroppo la violenza domestica coinvolge tutti, uomini e donne, a tutte le età, a tutti i livelli sociali, a prescindere dall’etnia, dal credo religioso, dall’orientamento sessuale e lascia dei segni visibili tanto sulla pelle quanto sulla psiche delle vittime.

Di e con Simonetta Agnello Hornby

Regia Daniele Deplano

Prodotto da Feltrinelli edizioni

 

A cura dell’Associazione FalenaBlu che da 7 anni si dedica al tema della violenza contro le donne attraverso proposte culturali che diffondano cultura e bellezza e in collaborazione con l’Assessorato alla Salute e Politiche Sociali della Provincia Autonoma di Trento e con l'Assessorato all'Istruzione e Pari Opportunità del Comune di Rovereto 

Sul sito Feltrinelli: www.feltrinellieditore.it

La Venere del Gaban

Spettacolo di teatro itinerante

13 - 14 - 15 settembre

Presso il sito archeologico del “Riparo Gaban”, poco sopra Trento, dove è stata ritrovata una piccola Venere raffigurante “La Grande Madre”, che testimonia la presenza del suo culto anche nel territorio di Trento.

Lo spettacolo si propone di portare gli spettatori in piena natura, proprio sul luogo del ritrovamento, per ritrovare segni e installazioni, assistere a performance e monologhi teatrali che riguardano il tema della Dea Madre.

Responsabile del progetto è l’Associazione Falenablu, direzione artistica Valentina Musmeci, regia di Gianluigi Gherzi.

Lo spettacolo è GRATUITO ma è gradita la prenotazione su eventbrite.it

Segui l'evento su Facebook

 

In contemporanea con l'evento presso il MUSE sarà effettuata una visita guidata dal titolo “Storia ed evoluzione della vita” con focus sul reperto della Venere del Gaban, esposta nella galleria di Preistoria Alpina al piano +1 delle sale espositive museali.

La visita guidata avrà luogo nelle giornate dal 13 al 15 settembre alle ore 14. Durata 1 ora 30 min.

Si tratta di una visita guidata “da programma”, vale a dire che non servirà prenotazione per partecipare e sarà compresa nel costo del biglietto d’ingresso al museo.

La visita guidata tratta, per grandi tappe, i 4,5 miliardi di anni di evoluzione della vita sulla terra, dalle prime forme di vista al presente tecnologico. In mezzo c’è la Preistoria, con le sue incredibili testimonianze della spiritualità e dei culti dei nostri antenati, un esempio è la venere del Gaban, realizzata nel Neolitico dalle popolazioni che per prime hanno conosciuto agricoltura e allevamento.

DEA MADRE

Il 6 aprile 2019 si è tenuta la conferenza dal titolo "DEA MADRE: l'attualità del messaggio della Venere di Gaban" presso la sala conferenze del MUSE.

Hanno partecipato i relatori:

  • Annaluisa Pedrotti, Professore associato Dipartimento di Lettere e Filosofia, Università degli studi di Trento
  • Franco Marzatico, Dirigente per la Soprintendenza per i Beni Culturali, PAT
  • Gianluigi Gherzi, Regista, attore e scrittore
  • Valentina Musmeci, Presidente Associazione Falenablu
  • Irene Manzone, Docente comunicazione web
  • Cristina Pietrantonio, Regista e direttrice artistica di eventi
  • Michela Zucca, Antropologa

Per accedere ai materiali scaricare il pdf o accedere al link Youtube con le riprese video della conferenza.

INCORAGGIANDO RELAZIONI SANE

In occasione della giornata contro la violenza sulle donne 2018, Falenablu ho organizzato un incontro con Alexandra Redcay, Professore Associato di Sociologia del servizio sociale presso l'Università di Millersville (USA) e Chiara Volpato, Docente di Psicologia Sociale presso l'Università di Milano Bicocca. Le proposte si sono declinate in due momenti, uno al mattino ed uno al pomeriggio, nella giornata di venerdì 23 novembre 2018.

Alexandra Redcay ha portato un approfondimento sulle capacità di leggere le situazioni di violenza riportando gli ultimi dati di ricerca sulle relazione violente negli Stati Uniti ed in Europa. L'attività formativa con gli studenti si è svolta in interazione diretta con le domande e gli spunti degli studenti nella sala conferenze del MUSE di Trento. La forte urgenza che Falenablu ha riscontrato nell'ultimo anno di attività è relativa alla prevenzione della violenza. In tal senso la ricerca di relatori competenti in questo campo ha reso necessario l'ampliamento dello sguardo anche all'ambito internazionale. Falenablu ha proposto due relatrici che, da prospettive diverse, hanno approfondito la questione relativa alla formazione degli stereotipi che ci condizionano e al riconoscimento dei problemi, interni o esterni, che conducono una coppia in una relazione malsana.

Alexandra Redcay, Professore Associato di Sociologia del lavoro presso l'Università di Millersville, ha accolto i ragazzi delle Scuole Secondarie di Secondo Grado nella mattinata di venerdì 23, presso il Muse, proponendo loro una riflessione interattiva attraverso dei questionari cui è stato possibile rispondere in diretta attraverso Whatsapp. L'approfondimento di Redcay, in base ai suoi ultimi studi, riguarda i segnali che determinano relazioni malsane, compresa la violenza. Sono stati messi in luce gli schemi che portano le persone a entrare in una relazione di “non rispetto”” e di “non aiuto”. Ha concluso l'intervento con un approfondimento su come essere consapevoli di una situazione di “potere e controllo”, riportando i diversi livelli di criteri che definiscono le fasi di violenza ed i diversi comportamenti nelle relazioni. Ad esempio i problemi interni: il partner continua il contatto nonostante i problemi emotivi, psicologici, sociali, interpersonali, familiari, finanziari, lavorativi o di altro tipo che siano stati causati o esacerbati dal continuo contatto, dalla ridotta o inefficiente capacità di regolare le emozioni. Un criterio valutativo è relativo ai problemi esterni: il partner interferisce, mette a repentaglio o non rispetta gli obblighi importanti al lavoro, a scuola o a casa a causa del contatto continuo, la partner dimostra un eccessivo affidamento o fiducia eccessiva nei consigli degli altri o ignoranza dei consigli degli altri per porre fine alla relazione, può ridurre o interrompere il tipico contatto con familiari o amici, può ridurre o fermare hobby, interessi o attività o eventi; nel partner permane un comportamento disadattivo oppure si nasconde per nascondere l'intensità del coinvolgimento, dimostra comportamenti che sarebbero normalmente considerati anormali per l'individuo come bassa autostima, acquiescenza, bugie, furti, conflitti, violenza o comportamento suicidario, ecc. Redcay ha riproposto questi temi, approfondendoli, al pomeriggio presso il MART, rivolgendosi a docenti, professori, avvocati, psicologi ed esperti del settore sociale, ha concluso l'analisi riportando gli ultimi dati di ricerca nelle relazione violente negli Stati Uniti ed in Europa. Alla conferenza di venerdì pomeriggio ha portato il suo contributo anche la Professoressa Chiara Volpato, Docente di Psicologia Sociale presso l'Università di Milano Bicocca, che ha trattato le dinamiche da cui scaturisce la violenza, sempre fondata su un’asimmetria di potere. Oggi assistiamo spesso a fenomeni di “backlash”, termine coniato da Susan Faludi per indicare forme di contrattacco maschile a seguito dell’affermarsi del femminismo e dei nuovi ruoli della donna nella società. Volpato ha spiegato, da un punto di vista storico, come i sentimenti di ritorsione e di vendetta siano alla base di molte forme di violenza e aggressività maschile. L’accettazione dei ruoli tradizionali si trasforma, nel momento in cui la donna chiede di avere rapporti diversi, in atteggiamento ritorsivo, chiarendo che in molti casi il femminicidio si verifica quando una donna non accetta più una situazione tradizionale.

Volpato porterà anche esempi tratti dai mass media e da immagini pubblicitarie, dalle quali partirà per discutere il fenomeno dell’oggettivazione del corpo femminile, nel quale il corpo della donna è ridotto a strumento del piacere altrui. La conclusione si soffermerà sull’importanza di non guardare a noi stessi come oggetti, ma come persone. Soprattutto le ragazze adolescenti corrono il rischio di concentrare le energie cognitive e creative unicamente sugli aspetti fisici, togliendoli ad altro.

Locandina

Registrazione live

COMUNICATO STAMPA

TEATRO "VENERE DEL GABAN"

Progetto di teatro itinerante "Venere del Gaban" presso il sito del Riparo Gaban

 

L'abbandono della riflessione sui temi privati della donna ha portato, nella contemporaneità, alla confusione e alla violenza: ogni due giorni una donna viene uccisa in Italia. L'uso improprio del linguaggio diviene violenza verbale, spesso psicologica, nell'incuria e la disattenzione dalla violenza verbale si passa alla violenza fisica, comprese le percosse e gli stupri. Queste sono forme espressive di un impianto culturale predatorio, basato sullo sfruttamento e sulla negazione dei diritti dell'altro e basato su una gerarchia di rapporti di potere. La cultura matrifocale è una storia rimossa. Il processo di riscoperta di oggetti disseppelliti, di ritrovamenti archeologici significativi riguardo ad una passata cultura femminile e, probabilmente, paritaria sollecita la riflessione su storie "rimosse" del contemporaneo, la sola che possa avviare una valorizzazione delle relazioni umane.

L'associazione Falenablu da 7 anni si dedica al tema della discriminazione di genere in tutte le sue declinazioni: è attiva sul territorio trentino con un laboratorio di ceramica per donne vittime di violenza, svolto presso il MART di Rovereto e Trento, proponendo la diffusione della bellezza e dell'arte a loro favore. L'associazione si dedica al contrasto del potere di genere nell'accezione più ampia del termine, con seminari e conferenze rivolti ad esperti del settore e a studenti delle scuole superiori.

Per il 2019 Falenablu, assieme ad un interprete del teatro contemporaneo d'eccezione, il regista Gianluigi Gherzi, intende proporre un evento interdisciplinare sul tema della Dea Madre, declinato specificatamente sui ritrovamenti del sito "Riparo Gaban" e in particolare sulla Venere del Gaban. Si uniscono in rete gli enti coinvolti nell'organizzazione: l'Università di Trento - Dipartimento di Lettere e Filosofia, la Sovraintendenza per i Beni Culturali della PAT e il Muse.

L'iniziativa vuole sollecitare uno sguardo consapevole all'azione del disseppellimento del passato, del vissuto ancestrale, pubblico o privato, per stimolare una similitudine con il seppellimento delle discriminazioni contro la donna che la contemporaneità ci porta a vivere in modo inconsapevole, talvolta senza la capacità di interpretarle nella giusta dimensione. Interagendo con il paesaggio, a partire dal sito del Riparo Gaban, dove fu dissotterrata la Venere del Gaban nel 1971, si svilupperà un percorso di teatro itinerante.

Durante il progetto, l'archeologia diventerà strumento di valorizzazione del matrifocale, la cultura che riconosce un ruolo centrale della donna nella vita della comunità. Il Progetto sarà composto da un evento-spettacolo, preceduto da una serie di seminari e conferenze volti a formare i partecipanti sui temi della Dea Madre. L'evento intende mettere in atto dei processi trasformativi, con produzione di tracce totemiche, materiali e immateriali, che, partendo dal paesaggio, possano suscitare emozioni e trasformazioni interiori nei partecipanti. Lo stesso potrà svilupparsi in una serie di momenti o visioni che accompagneranno lo spettatore nella riflessione sui temi della parità tra donne e uomini, con uno sguardo all'arcaico e uno al futuro. Gli incontri in forma di seminari e conferenze potrebbero essere tre, al fine di rendere consapevoli i partecipanti sui temi da esprimere durante lo spettacolo finale con repliche.

Contestualmente è maturata l'intenzione di accompagnare la performance con una esposizione temporanea di riproduzioni fedeli di Veneri e Dee Madri, realizzate in scala reale o aumentata. Le riproduzioni saranno realizzate in un laboratorio di ceramica proposto da Falenablu. La produzione di nuovi manufatti in ceramica diverrà parte del patrimonio di storie da integrare con il patrimonio di storie esistente raccolto negli anni passati. Sarà offerta la possibilità alle donne partecipanti al laboratorio di unirsi al progetto e alla performance teatrale.

E' inoltre previsto il coinvolgimento del Centro Servizi Culturali Santa Chiara per la diffusione della proposta e della call ad attrici e attori della regione Trentino-Alto Adige.

Call per formazione-spettacolo "Dea Madre"

"La Venere del Gaban" è un evento-spettacolo organizzato dall'Associazione Falenablu che avrà luogo nel mese di settembre al Riparo Gaban. Nel sito archeologico del "Riparo Gaban", poco sopra Trento, è stata ritrovata una piccola Venere raffigurante "La Grande Madre", che testimonia la presenza del suo culto anche nel territorio di Trento.

L'evento si propone di portare gli spettatori in piena natura, proprio sul luogo del ritrovamento, per incontrare segni, installazioni, performance, monologhi teatrali che riguarderanno il tema della "Dea Madre". Si propone di dare vita, forma e peso teatrale alle storie, leggende, miti, cronache degli scavi sul ritrovamento del patrimonio materiale e su un "disseppellimento" metaforico del femminile.

Il progetto è aperto a tutti coloro interessati a compiere un percorso culturale e artistico, percorso che avrà come punto finale la realizzazione e la partecipazione all'evento-spettacolo che sarà presentato al pubblico nel mese di settembre 2019. La selezione si terrà il 6 e 7 aprile presso il Muse. Le formazioni si terranno nei mesi di giugno e settembre 2019.

Potranno partecipare al progetto attrici, attori e studenti delle scuole di teatro, danzatori, appassionati di arti visive e di tecniche di lavoro coi materiali, appassionati di archeologia, antropologia e tutte le discipline che vengono messe in gioco dal ritrovamento della statuetta della Venere.

Il progetto coinvolgerà altresì donne inserite in percorsi di valorizzazione che usufruiranno di un laboratorio gratuito di ceramica e cittadine e cittadini interessati alla scoperta della figura della "Dea Madre".

Responsabile del progetto è l'Associazione Falenablu, diretta da Valentina Musmeci che curerà il concept artistico della proposta e l'organizzazione generale. Falenablu è attiva da sei anni sulla Provincia di Trento con attività artistiche e culturali volte a prevenire la violenza contro le donne e a diffondere relazioni sane.

Il percorso formativo sarà curato da Gianluigi Gherzi, scrittore, attore, regista teatrale, vincitore dei premi teatrali "Scenario" e "Eti-Stregatto", ha firmato testi e regie per alcuni dei più importanti gruppi di teatro di ricerca italiani. Insegna teatro e scrittura e cura progetti di ricerca e spettacolo sul tema dell'incontro tra migranti e realtà italiana

Collaborano al progetto il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, la Soprintendenza dei Beni Culturali di Trento, l'Università di Trento Dipartimento Lettere e Filosofia, il Muse e l'Ecomuseo dell'Argentario.

Per contattare il progetto e avanzare la propria candidatura alla partecipazione contattare via email Falenablu all'indirizzo progetto.falenablu@gmail.com

Il primo incontro è fissato per sabato 6 aprile presso la sala conferenze del Muse dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 17,00 e consiste in una formazione gratuita con la finalità di sensibilizzare sui temi che saranno affrontati durante la formazione teatrale. L'incontro è aperto al pubblico, a chiunque fosse interessato, anche a chi non prenderà parte al corso.

La formazione ha un costo di € 100,00 che saranno restituiti qualora si partecipi agli spettacoli finali. Maggiori informazioni alla sottoscrizione via email. Nel seminario introduttivo-formativo del 6 aprile, saranno accolti i contributi di approfondimento di: Gianluigi Gherzi (regista) Annaluisa Pedrotti (Università degli studi di Trento), Franco Marzatico (Soprintendente Beni Culturali Trento PAT), Valentina Musmeci (Presidente Falenablu), Irene Manzone (Docente comunicazione web), Cristina Pietrantonio (Regista e direttrice artistica di eventi), Michela Zucca (Antropologa).

Trento, 21 marzo 2019

The Mistery of the Blue Moth

Cena con delitto a base di stereotipi

Menù della cena

Edizione 2017

Convegno COME NASCE COSA FARE – 27 OTTOBRE 2017

La formazione rivolta agli insegnanti parlerà di violenza contro la donna e dei segnali di allarme, sia sulla donna che sui figli, e avrà l'obiettivo di dare nuovi occhi per guardare ai comportamenti, percepiti ancora come "normali" all’interno della nostra società, di svilimento e di mancanza di rispetto reciproci. Aiutare i ragazzi a riconoscere atteggiamenti e commenti sessisti nella società contemporanea può fornire strumenti adeguati a riconoscere i primi livelli di violenza.

Saper valutare episodi di violenza ripetuta contro conoscenti, parenti e familiari può offrire agli studenti una maggiore capacità di reazione attiva e di non riproduzione pedissequa.

La formazione ha inoltre lo scopo di indicare le diverse possibilità presenti sul territorio, al fine di far conoscere gli enti e i centri che possono aiutare chi si trovi in situazione di violenza e intende offrire una visione completa sulle possibili azioni per contrastare la violenza contro le donne e migliorare la vita di chi ha incontrato esperienze di violenza, anche attraverso l'arte e il patrimonio culturale trentino.

Teatro sugli stereotipi, Falenablu collabora con Portland Teatri e Finisterrae Teatri forfnendo supporto e formazione per la drammaturgia di una cena con delitto tenutasi in Trentino Alto Adige nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2017. La formazione ha coinvolto 12 attori che, sotto la guida sicura del regista Giacomo Anderle, hanno intrapreso un cammino di consapevolezza sugli stereotipi che condizionano il nostro agire quotidiano.

Le conferenze sono gratuite e aperte al pubblico, riconoscimento delle ore ai fini dell'aggiornamento professionale

I laboratori di ceramica presso il Mart sono gratuiti e aperti a donne 'in situazione evolutiva' che abbiano vissuto episodi di violenza nella loro vita, scrivere a progetto.falenablu@gmail.com

Le date potrebbero subire variazioni

Cena di autofinanziamento

Clicca qui per informazioni e per il menù della cena